La Rete dei Mieli d’Etiopia, negli ultimi anni, ha generato un'ulteriore diversificazione delle fonti di reddito delle comunità, promuovendo anche i derivati della produzione del miele, come la cera e la propoli.
La Rete si è adoperata perché siano soprattutto le donne delle comunità a farsi carico della raccolta e della lavorazione della cera, incoraggiando la costruzione di cooperative che assicurino loro una fonte di reddito e di sostentamento per le proprie famiglie.
Le donne, dopo una adeguata formazione, hanno cominciato a raccogliere la cera degli alveari, a separarla dal miele e a filtrarla con lo scopo di rivenderla o riutilizzarla per la fabbricazione di candele, di piccoli oggetti da vendere ai turisti e dei fogli di cera necessari per le arnie moderne.
Ad oggi si contano 15 associazioni/cooperative di donne della cera (155 donne coinvolte) che lavorano in collaborazione con le cooperative degli apicoltori e sono state costruite 7 case/laboratori per la produzione e la lavorazione della cera.