In Etiopia le regioni di Hadiya, Dawro Konta e Oromia sono aree rurali con elevati tassi di povertà: l’isolamento, la siccità, le calamità naturali, i cambiamenti climatici e la carenza di servizi aumentano l’insicurezza alimentare e la mancanza di risorse, rendendo difficile la crescita e la vita quotidiana delle comunità. Inoltre, l’epidemia di COVID-19 ha causato negli ultimi anni un aumento della povertà globale senza precedenti, con l’Etiopia che ha subito un grave peggioramento dell’economia locale e delle condizioni sanitarie.
In questo senso si inserisce il progetto “Futuro e sostenibilità: microimprese, microcredito, cooperative di donne e scuola accessibile a bambine e ragazze in Hadiya, Dawro Konta e Oromia”, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna. Seguendo le linee guida del “Pathway to prosperity - Ten Years Perspective Development Plan 2021 – 2030” (un piano che definisce le politiche per far diventare l’Etiopia, entro il 2030, un faro africano economico di libertà, uguaglianza, dignità e inclusione), il progetto si è posto l’obiettivo di contribuire alla riduzione della povertà rurale nelle zone di Hadiya, Oromia e Dawro Konta attraverso la creazione e diversificazione delle fonti di reddito rivolte alle famiglie, e l’accesso all’istruzione scolastica per le bambine e le ragazze.
Il progetto ha previsto l’incremento produttivo di 2 cooperative vivaistiche e di 3 orti comunitari gestiti dalle donne a Maldo, Shelallà ed Hella; l’autonomia economica di 8 donne coinvolte nella produzione casearia e nell’allevamento di polli; l’approvvigionamento idrico efficiente per usi produttivi nell’area di Shelallà; l’accesso e la continuità scolastica secondaria garantita a 30 ragazze di Shelallà.
Il progetto è stato reso possibile grazie anche alla collaborazione di Modena per gli altri ODV, Comune di Parma, CISP,Associazione Cibopertutti, CUCI - Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale, Associazione di volontari Etiopi, ASD Scuola di Pallavolo Anderlini, Fattoria Borghesi Moreno e CSV Emilia