Il progetto ha contribuito alla riduzione della povertà rurale in Etiopia nelle zone di Hadiya, Oromia e Dawro Konta, raggiungendo gli obiettivi prefissati: da una parte incrementare e diversificare le opportunità di lavoro, di reddito e di sicurezza alimentare per le donne e le loro famiglie; dall’altra garantire l’accesso e la continuità ad un’istruzione scolastica di qualità per le bambine e le ragazze etiopi.

Le start up femminili in ambito vivaistico, così come gli orti comunitari di Shallalà, Maldo ed Hella, rappresentano un’importante fonte di sostentamento economico e alimentare per tutta la comunità, consolidano valori importanti come la socialità, la solidarietà e la collaborazione, e contribuiscono alla diversificazione della dieta nutrizionale e alla lotta contro la malnutrizione infantile. Le azioni previste dal progetto hanno riguardato principalmente il potenziamento delle attività agricole, casearie e apicole attraverso la formazione periodica da parte di un agronomo locale, la fornitura di attrezzi agricoli e la distribuzione di sementi come carote, cipolle, barbabietole, pomodori, coste, avocado, lenticchie e orzo, favorendo inoltre la vendita dei prodotti caseari e le attrezzature per la lavorazione della cera.

Il progetto ha anche sostenuto il percorso di istruzione scolastica e la relativa formazione professionale a trenta ragazze della scuola secondaria di Shallalà attraverso l’erogazione di assegni scolastici. Sono stati attivati anche corsi di alfabetizzazione e di calcolo, oltre che laboratori di formazione professionale, per venti donne provenienti dalle famiglie degli studenti e delle studentesse della scuola. 

Il progetto è stato realizzato con il prezioso contributo della Regione Emilia-Romagna.

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